giovedì 23 ottobre 2008

Diario di viaggio

E' che ancora non ci credo. Per questo sorrido come un deficiente. Però mi sa tanto che è vero. Gli indizi sono tanti: l'aria fresca e secca, gli infiniti boschi di betulle che circondano la strada che ora sto percorrendo intervallati da grandi prati dove dei cavalli pascolano liberamente, le case rosse con i bordi bianchi e i tetti spioventi, le circa 700 SEK nel mio portafogli, le tre biondine sedute nei posti accanto al mio. Si, mi sa tanto che in Svezia ci sono arrivato davvero. Una prova concreta l'avevo già avuta prima, mentre ero in aereo. Non so quanto ho dormito, so solo che mi sono svegliato di colpo a causa di un forte mal d'orecchi, l'aereo infatti era già in fase di atterraggio e il cambio di pressione mi stava facendo esplodere i timpani. Strano, ho preso l'aereo decine di volte e non mi era mai successo...ma mi è bastato guardare fuori dal finestrino per dimenticarmi in un attimo del dolore: il Mar Baltico era sotto di me e si infilava nella terraferma creando migliaia di isolette, ognuna con i suoi alberelli rigogliosi, e ancor più dentro bucherellando i boschi con centinaia di laghi e laghetti. Surreale. Adesso manca ancora un'ora prima che questo pullman, partito dall'aeroporto di Skavsta, arrivi a destinazione e mi lasci nel centro di Stockholm. Là ci sarà Andrea ad aspettarmi, o forse è meglio dire: ''Là ci sarà Andrea ad aspettarmi?!?''. Ma si, al massimo chiedo ospitalità a qualche svedese...!

2 commenti:

Federico Tomassetti ha detto...

Spero per te che Andrea NON ci fosse ad aspettarti :D

Anonimo ha detto...

Non si sarò nessuno ad aspettarti!!!

AHAHAHAHH