venerdì 24 ottobre 2008

Diario di viaggio - Giorno 2

Ore 9:38

So che tutti speravano che ieri Andrea non venisse a prendermi...bah, magari un pò lo speravo anch'io!!! Ovviamente scherzo, anche perchè senza di lui davvero non so cosa avrei fatto!Sono in metropolitana e 2 minuti fa Andrea è andato via in università, ci resterà per tutto il giorno per lavorare sulla tesi. Io sono pronto per la mia prima giornata in giro per Stoccolma. Sono euforico. La metro è arrivata alla mia fermata. Scendo.


Ore 12:00
Sto camminando da più di due ore, è mezzogiorno in punto e qui in Svezia il sole non è in posizione verticale sulla mia testa ma si mantiene di poco alto sull'orizzonte. Le giornate durano ancora abbastanza da poter godere di un numero sufficiente di ore di luce. E oggi di luce ce n'è in abbondanza, la giornata è splendida, non c'è mezza nuvola in cielo. Mi hanno detto che era parecchio che qui non si vedeva un tempo così. Quando si dice il culo. Ora sono seduto su una panchina e di fronte a me il mare, freddo e un pò increspato, separa Gamla Stan, l'isola sulla quale mi trovo, da Skepps-Holmen, un'altra delle 14 isole sulle quali Stockholm si estende. Il mare è dappertutto, te lo trovi dietro ogni angolo, freddo ma pulitissimo nonostante navi e traghetti lo attraversino in continuazione. C'è un uomo dai lineamenti asiatici che, in piedi accanto a me, sta lanciando tanti pezzetti di pane ai gabbiani. Mentre li guardo volare leggeri faccio qualche foto, poi mi alzo e riprendo a camminare.
Ore 16:12
Le mie gambe stanno pulsando come quelle di Pantani dopo la scalata del Mortirolo (adesso alzi la mano chi di voi ha letto Mortiloro...ok, potete abbassarla grazie!). Non so per quanti km ho camminato, ma so per certo che l'ho fatto per quattro ore quasi ininterrottamente. E non sono ancora stanco. È rilassante passeggiare in questa città, ed è ancora più bello farlo senza una meta precisa, senza cartine o guide turistiche. Vai dove ti porta il cuore. O lo stomaco. E così eccomi ad entrare in un McDonald's e divorare in 30 secondi un cheeseburger, oppure seduto sui gradini di uno dei tanti porticcioli che costellano la città a fare foto mentre il vento tagliente mi gela la faccia (è vero che c'è il sole ma sono pur sempre in Svezia!). Ma i momenti più intensi li ho vissuti camminando lungo l'isola di Sodermalm, una delle più grandi di Stockholm. Lungo il percorso infatti ho notato in lontananza un grosso edificio interamente costruito con mattoni rossi e con un'altissima torre, quasi sicuramente in passato era una fabbrica. Decido di avvicinarmi e noto che parecchia gente si sta avviando nella mia stessa direzione. Molti ragazzi e ragazze. Arrivo davanti al grosso cancello (aperto) di questo edificio e leggo "Riddarfjardsskolan Balettskolan". Decido di entrare. Dopo pochi secondi inizio a capire in che posto sono entrato: "Balettskolan", anche per chi non spiaccica una mezza parola di svedese, sta per Scuola di danza. E' stato il mio primo, vero impatto, con la componente femminile svedese. Un mare di capelli biondi e di occhi azzurri mi ha assalito. Poi non ricordo più niente. Ricordo solo che sono svenuto e che mi sono risvegliato in un posto che si chiama "C.P.I.R.D.T.S.C.D.S.C.D.V.D.T.R.S." cioè Clinica Per Il Recupero Di Turisti Stranieri Colpiti Da Shock Da Visione Di Troppe Ragazze Svedesi. Dopo una breve convalescenza mi hanno dimesso.
Ora sono seduto sui gradini esterni di una grande chiesa, anch'essa in mattoni rossi. Avevo bisogno di sedermi un pò, e sono entrato. Che pace. Che silenzio. Seduto in uno degli ultimi banchi mi son rilassato e solo dopo qualche minuto ho intravisto, vicino all'altare, una piccola bara bianca, pronta probabilmente per un funerale. Cazzo, la vita...
Ore 18:20
Sono appena rientrato dal mio lungo giro in città. Sono steso sul letto della camera di Andrea, stremato. Dopo quella chiesa ho visto ancora tante e tante cose, ma sono troppo stanco per scriverne. Mi sto addormentando. Chiudo gli occhi.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

sarà ke questa stanza del collegehio sembra sempre più piccola mentre lì fuori c'è il mondo ma penso davvero che sei un grande...non ti dico cosa però...skerzo...goditela!!!

Anonimo ha detto...

foto!
foto!
foto!!!


Compastè

Anonimo ha detto...

Ammonito per l'assenza di foto.

Non so se sia questo il luogo adatto ma saluto il CompaStè e gli voglio tanto bene!

Ciao

Il presidente

Anonimo ha detto...

Buon passeggio

Unknown ha detto...

Il presidente, la commissione e gli amici tutti mi perdonino per l'assenza di foto in questo "diario di viaggio" ma lo sto scrivendo sul cellulare mentre sono in giro durante le giornate e quando torno a casa la sera non ho molto tempo per pubblicare anche le foto... giuro che mi farò perdonare al mio ritorno, ne posterò tantissime!
Mi associo anch'io al presidente: Stefano, ti voglio tanto bene!
Continuate a seguirmi!
A presto!

Marcello

Unknown ha detto...

Mi sia perdonata anche l'incredibile svista nel mio commento precedente. Ho detto "Commissione" al posto di "Colonnato". Per ripagare questo errore vi porterò una svedese a testa.

Lele ha detto...

Marcè secondo me c'è una "s" di troppo nel post...
A chi la trova offro una cena!

Unknown ha detto...

Io ho trovato solo una C di troppo nella sigla della clinica...!

Anonimo ha detto...

Lele, mi devi una cena, altrimenti SVENGO!!!

Marcello ha detto...

Questa era bella Emanuè, te la appoggio!!!! E comunque sfido chiunque a non SVENIRE in quelle situazioni...!!!