martedì 9 dicembre 2008

Bruder - Fratelli

Ho due storie da raccontarvi, entrambe collegate sebbene in maniera indiretta.

Storia numero uno. C'era una volta un bambino che viveva in Cile, all'epoca (sono i primi anni settanta) aveva 3 anni e non capiva perchè tutta quella gente intorno a sè girasse con il fucile. Anche suo fratello, di circa 15 anni più grande di lui, aveva tanti fucili, e li teneva nascosti proprio in casa sua. Combatteva contro una persona cattiva, suo fratello. Era il suo idolo. Poi un giorno suo fratello partì, in fretta e furia, destinazione Svezia. Il bambino non capiva perchè. Non lo vide per tanto tempo. Ma lo riabbracciò dopo alcuni mesi, quando fu costretto anche lui, insieme alla sua famiglia, a raggiungerlo in Svezia. La' in Svezia questo bambino ci visse per quasi 30 anni, senza mai poter tornare a casa sua, in Cile. Poi si trasferì in Germania per finire gli studi e in seguito ci restò per lavorare. Questo bambino, che oggi non è più un bambino, l'ho incontrato l'altra sera in un pub, ed è proprio lui che mi ha raccontato questa storia. La persona cattiva contro cui suo fratello combatteva era il signor Augusto Pinochet, che proprio nei primi anni 70 iniziava la sua dittatura. Era un "partigiano" suo fratello, e fu costretto a scappare in Svezia per salvarsi la pelle, come anche tutta la sua famiglia insieme al "bambino" con il quale ho parlato.
Ad un certo punto gli ho chiesto: "Dimmi la verità. Cosa pensavate di tuo fratello tu e i tuoi genitori? In fondo è stato lui la causa del vostro esilio, è per causa sua che avete dovuto abbandonare il Cile e non ci siete più potuti tornare...". Lui mi ha risposto: "Io e i miei genitori appoggiavamo mio fratello, perchè eravamo pieni di rabbia per quello che Pinochet stava facendo al nostro Cile. Immagina un pò se in Italia Berlusconi o qualcun altro un giorno si svegliasse e decidesse di instaurare una dittatura. A te non girerebbero le palle? Non lo imbracceresti anche tu il fucile?". Io ho sorriso...

Storia numero due. Questa è un pò meno complessa della precedente, ed è ambientata nel futuro, imminente. Riguarda il mio di fratello, che lunedì prossimo, 15 dicembre, taglierà il traguardo della laurea di primo livello. Ci sarò anch'io ovviamente, torno in Italia per l'occasione, dopo 3 mesi di Erasmus. Fratè, ti auguro di provare le stesse, bellissime, intense emozioni che ho provato anch'io quando mi son laureato. Sarà così senz'altro..!

Fratelli!



P.S: Domani parto di nuovo. Questa volta sarà solo per 3 giorni. Vado in Irlanda, a Dublin. E questo è veramente l'ultimo viaggio di quest'anno...del 2008 intendo!
Un abbraccio.