giovedì 25 settembre 2008

L'uragano Erasmus è iniziato

Cari amici, cari conoscenti, cari parenti, cari smatici, cari tatevoli, cari catori…..(potete capire da questo simpaticissimo inizio che io sono sempre il solito idiota…!). Vi avevo lasciato alla vigilia della mia partenza, le mie valigie erano piene ed io ero carico ed eccitatissimo. Bene, dopo 3 giorni non è cambiato nulla…nel senso che le mie valigie sono ancora piene (non le ho svuotate!), ed io sono ancora carico ed eccitatissimo (anzi, molto di più!). La differenza sostanziale è che SONO IN GERMANIA!
Ragazzi miei, è difficile descrivere con le parole tutto ciò che mi sta accadendo in questi giorni…ma ci proverò lo stesso, mi aiuteranno la chitarra di David Gilmour e le keyboards di Richard Wright (lacrimuccia….) che in questo momento stanno suonando nelle mie cuffie l’inizio di “Shine on you crazy diamond” (live at Pulse per essere precisi!).
Il primo pensiero di questo breve racconto che vi regalo lo dedico al viaggio di andata. Un viaggio notturno, bello, intenso ed insonne. Queste sono le parole che ho scritto di getto sul mio cellulare mentre il treno correva veloce verso la meta:

Sono partito da Milano da appena un'ora, il treno si trova ancora in Italia ma io me ne sento già fuori. Fuori dalla mia solita vita, fuori dai soliti schemi, fuori dai ristretti orizzonti che spesso mi limitano. Ora mi trovo in questo scompartimento, le luci si sono spente da poco. Di fronte a me un ragazzo di Taiwan, con il quale ho chiacchierato fino a qualche minuto fa, si è addormentato e chissà cosa sta sognando. Nel posto accanto è rannichiata una bella ragazza australiana e di fronte la sua amica dorme come lei. Nel corridoio tre indiani (due signori sulla quarantina e un'anziana che potrebbe essere la loro madre) son seduti per terra e mangiano un riso speziatissimo. Affianco a loro due ragazzi tedeschi, quasi stesi sulla moquette azzurra che ricopre il pavimento, giocano a carte, forse a poker. In questi pochi metri quadrati delimitati dalle pareti del vagone c'è un pezzo di mondo che sta viaggiando con me. Il mondo, in tutta la sua varietà, nelle sue infinite forme e colori, mi sta chiamando a sé...e io, fra poche ore, sarò arrivato a destinazione, pronto ad iniziare questa incredibile avventura che ancora stento ad immaginare. Ancora poche ore ed assisterò alla mia prima alba tedesca. L'alba di un nuovo capitolo della mia vita.”

Se devo essere sincero, la mia prima alba non l’ho vista: appena arrivato a Karlsruhe (erano le 4:26 del mattino) c’era una nebbia degna della migliore Pianura Padana! Ma era l’alba simbolica la cosa importante!!!
Appena sceso dal treno il turbine di eventi è partito, come un uragano che non puoi controllare. Non posso descrivervi la mia prima giornata per intero, anche perché è durata ben 24 ore visto che sono andato a dormire alle 4:30 del giorno dopo…vi dico soltanto che una quantità enorme di volti-voci-luoghi-nomi-suoni-lingue mi ha travolto!!! Indescrivibile!
Più o meno nello stesso modo son passati il secondo e il terzo giorno e, ne son sicuro, i prossimi giorni saranno ancora più intensi e ricchi di emozioni.
Il posto in cui vivo qui è immerso nel verde, ed ogni giorno percorro questi boschi respirando intensamente la vita che c’è nell’aria. Come un incallito fumatore sento che mi entra dentro, scende nei miei polmoni e si diffonde nel corpo e nell’anima e mi rende felice ed orgoglioso di essere vivo.
Amici miei, mi sento troppo bene. La frase “Sto bene” spesso viene detta senza pensarci, ma io ci penso eccome…e sto bene davvero!!!
Ora vi saluto, vado a prepararmi per uscire.
Buona vita a tutti. A presto!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Marcello Marcello l'unico non abitante della Terra eri tu in quanto Rame abiti sotto la crosta terrestre...invece Indiani,Australiani,Taiwanesi ed Australopitechi sono abitanti dell'atmosfera...
cmq a parte questa battutta del ca_ _ _ confermo che dalle prime righe sembravi un idiota ma dalle successive in poi hai dato una lezione di saggezza.
Buona fortuna per questa avventura però vacci piano che prima o poi devi tornare anche qui!!!
E non è propriamente la stessa cosa!!!
Anzi te ticu na cosa...non andare piano vai veloce...tanto tu il modo per farlo ce l'hai...basta saltare rimanendo appesi e ci si ritrova dall'altra parte...hihihi.
Questa era più bella della prima.
Ciao Marcio buon lavor/divertimento/studio e buone s _ _ _ _ _ _ (a buon intenditor alcune lettere!).
Ciao.