Ho due storie da raccontarvi, entrambe collegate sebbene in maniera indiretta.
Storia numero uno. C'era una volta un bambino che viveva in Cile, all'epoca (sono i primi anni settanta) aveva 3 anni e non capiva perchè tutta quella gente intorno a sè girasse con il fucile. Anche suo fratello, di circa 15 anni più grande di lui, aveva tanti fucili, e li teneva nascosti proprio in casa sua. Combatteva contro una persona cattiva, suo fratello. Era il suo idolo. Poi un giorno suo fratello partì, in fretta e furia, destinazione Svezia. Il bambino non capiva perchè. Non lo vide per tanto tempo. Ma lo riabbracciò dopo alcuni mesi, quando fu costretto anche lui, insieme alla sua famiglia, a raggiungerlo in Svezia. La' in Svezia questo bambino ci visse per quasi 30 anni, senza mai poter tornare a casa sua, in Cile. Poi si trasferì in Germania per finire gli studi e in seguito ci restò per lavorare. Questo bambino, che oggi non è più un bambino, l'ho incontrato l'altra sera in un pub, ed è proprio lui che mi ha raccontato questa storia. La persona cattiva contro cui suo fratello combatteva era il signor Augusto Pinochet, che proprio nei primi anni 70 iniziava la sua dittatura. Era un "partigiano" suo fratello, e fu costretto a scappare in Svezia per salvarsi la pelle, come anche tutta la sua famiglia insieme al "bambino" con il quale ho parlato.
Ad un certo punto gli ho chiesto: "Dimmi la verità. Cosa pensavate di tuo fratello tu e i tuoi genitori? In fondo è stato lui la causa del vostro esilio, è per causa sua che avete dovuto abbandonare il Cile e non ci siete più potuti tornare...". Lui mi ha risposto: "Io e i miei genitori appoggiavamo mio fratello, perchè eravamo pieni di rabbia per quello che Pinochet stava facendo al nostro Cile. Immagina un pò se in Italia Berlusconi o qualcun altro un giorno si svegliasse e decidesse di instaurare una dittatura. A te non girerebbero le palle? Non lo imbracceresti anche tu il fucile?". Io ho sorriso...
Storia numero due. Questa è un pò meno complessa della precedente, ed è ambientata nel futuro, imminente. Riguarda il mio di fratello, che lunedì prossimo, 15 dicembre, taglierà il traguardo della laurea di primo livello. Ci sarò anch'io ovviamente, torno in Italia per l'occasione, dopo 3 mesi di Erasmus. Fratè, ti auguro di provare le stesse, bellissime, intense emozioni che ho provato anch'io quando mi son laureato. Sarà così senz'altro..!
Fratelli!
P.S: Domani parto di nuovo. Questa volta sarà solo per 3 giorni. Vado in Irlanda, a Dublin. E questo è veramente l'ultimo viaggio di quest'anno...del 2008 intendo!
Un abbraccio.
martedì 9 dicembre 2008
sabato 29 novembre 2008
Madrid: il divano, le tapas, Picasso, i disegni giapponesi...
Anche se con qualche giorno di ritardo, pubblico alcune delle foto che ho scattato nello scorso week-end durante il mio (n+1)esimo viaggio.
A Madrid c'era uno splendido sole, a differenza di tutto il resto d'Europa in cui la neve cadeva copiosa. E ne ho apporfittato, ovviamente, per camminare tra le stradine e stradone di questa splendida capitale europea, piena pienissima di vita, di movimento, di perenne cambiamento. L'ho sempre detto, Madrid non ha nulla da invidiare alla più rinomata Barcelona, provare per credere!
Voglio ringraziare innanzitutto il divano di Clemente, davvero comodo e accogliente, e posizionato sotto un immenso AFFRESCO GIAPPONESE, guardate le foto...!
Poi un grazie particolare va alle TAPAS, cioè l'accoppiata birra-stuzzicherie varie da mangiare, che costano un cacchio e che quindi puoi permetterti il lusso di ripetere più e più volte in una sola serata! La tapas più sostanziosa l'ho provata in un locale che era in pieno stile "bettola degli anni 70": con soli 3 euro insieme al boccale di birra il gestore ha iniziato a portarci piatti interi di focacce, pesce fritto, insalata, carne...wwwooowww.
Ma la ciliegina sulla torta, l'apice, il punto notevole, è stato al museo Reina Sofia. Amici miei, raramente mi è capitato di provare la "sindrome di Stendhal"...e stavolta è stata davvero intensa, perchè trovarsi lì, davanti alla GUERNICA (info qui) di Pablo Picasso è un'esperienza davvero unica, da togliete il fiato...se la vedi in foto rende davvero poco, ma dal vivo...mamma mia, dal vivo...è un quadro enorme, 3 metri e mezzo di altezza per 8 di lunghezza, e ti travolge quando ti ci trovi davanti, tutta la violenza e la brutalità della guerra (di OGNI guerra) te la senti come un pugno nello stomaco...da provare, amici, da provare.
Beh, spazio alle foto. Un saluto a tutti. Hasta luego!
A Madrid c'era uno splendido sole, a differenza di tutto il resto d'Europa in cui la neve cadeva copiosa. E ne ho apporfittato, ovviamente, per camminare tra le stradine e stradone di questa splendida capitale europea, piena pienissima di vita, di movimento, di perenne cambiamento. L'ho sempre detto, Madrid non ha nulla da invidiare alla più rinomata Barcelona, provare per credere!
Voglio ringraziare innanzitutto il divano di Clemente, davvero comodo e accogliente, e posizionato sotto un immenso AFFRESCO GIAPPONESE, guardate le foto...!
Poi un grazie particolare va alle TAPAS, cioè l'accoppiata birra-stuzzicherie varie da mangiare, che costano un cacchio e che quindi puoi permetterti il lusso di ripetere più e più volte in una sola serata! La tapas più sostanziosa l'ho provata in un locale che era in pieno stile "bettola degli anni 70": con soli 3 euro insieme al boccale di birra il gestore ha iniziato a portarci piatti interi di focacce, pesce fritto, insalata, carne...wwwooowww.
Ma la ciliegina sulla torta, l'apice, il punto notevole, è stato al museo Reina Sofia. Amici miei, raramente mi è capitato di provare la "sindrome di Stendhal"...e stavolta è stata davvero intensa, perchè trovarsi lì, davanti alla GUERNICA (info qui) di Pablo Picasso è un'esperienza davvero unica, da togliete il fiato...se la vedi in foto rende davvero poco, ma dal vivo...mamma mia, dal vivo...è un quadro enorme, 3 metri e mezzo di altezza per 8 di lunghezza, e ti travolge quando ti ci trovi davanti, tutta la violenza e la brutalità della guerra (di OGNI guerra) te la senti come un pugno nello stomaco...da provare, amici, da provare.
Beh, spazio alle foto. Un saluto a tutti. Hasta luego!
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Madrid! - November 2008 |
sabato 22 novembre 2008
Nueva destinaciòn: Madrid!


Intanto mi guardo intorno. C'è tanta gente che come me è in assetto da "notte insonne". Proprio di fronte a me è seduta una coppia di ragazzi. Stanno parlando tra di loro, e riesco a cogliere la frase:"Sine sine mò sciamu, aspetta nu pocu...". Il mondo è veramente troppo troppo piccolo.
Intanto provo a dormire, ma non è assolutamente facile. Non per la posizione scomoda su questa panchina, ma per uno stramaledetto orsetto inglese che continua a suonare il tamburo e a fare casino con un fischietto, ormai è più di un'ora che va avanti...all'inizio era simpaticissimo, ma adesso è diventato odioso! No no amici, non ho fumato roba pesante, l'orsetto qui in aeroporto c'è veramente! Oh dico davveroooo, perché non mi credete? Va beh, ok, allora guardate questo video!
Intanto provo a dormire, ma non è assolutamente facile. Non per la posizione scomoda su questa panchina, ma per uno stramaledetto orsetto inglese che continua a suonare il tamburo e a fare casino con un fischietto, ormai è più di un'ora che va avanti...all'inizio era simpaticissimo, ma adesso è diventato odioso! No no amici, non ho fumato roba pesante, l'orsetto qui in aeroporto c'è veramente! Oh dico davveroooo, perché non mi credete? Va beh, ok, allora guardate questo video!
lunedì 17 novembre 2008
Berlin fahrt - Berlino, il passato, le due facce. Città da vivere.
Non è la solita capitale europea per turisti. Questo lo sapevo prima di partire e l'ho visto con i miei occhi. Ha una bellezza tutta sua, Berlino. E' una città tutta da vivere, con due, grandi, opposte, differenti facce. Ma con milioni di sfaccettature. La Berlino dell'est, con i suoi palazzoni immobili e freddi se vuoi, ma espressivissimi, carichi carichi di storie e di vite dentro; la Berlino Ovest, moderna, tecnologica, architettosa (lo so, questa parola non esiste, ma voglio usarla lo stesso, va bene?!?), oCcIdEnTaLe. Queste due Berlino sono ormai fuse tra loro, e il risultato è un immenso quadro pieno di sfumature.
Vedere quei pezzi di muro ancora in piedi fa venire i brividi. In fondo, son passati meno di 20 anni. E ancora più brividi mi ha dato la visita nei bunker sotterranei, dove appunto fino a 20 anni fa soldati di diverse nazioni giravano lì sotto. E i bunker anti-nucleari. Mio Dio. Da provare. Tutti dovrebbero vedere quello che siamo riusciti a fare. Per non farlo mai più.
E' un meltin-pot di popoli, Berlino. Come qualsiasi altra città del mondo, ormai...ma credo che per Berlino abbia un significato ancora più particolare.
Basta con le parole, lascio spazio alle immagini. Sono tante, lo so. Ma sappiate che ne ho scattate più del doppio!
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Vedere quei pezzi di muro ancora in piedi fa venire i brividi. In fondo, son passati meno di 20 anni. E ancora più brividi mi ha dato la visita nei bunker sotterranei, dove appunto fino a 20 anni fa soldati di diverse nazioni giravano lì sotto. E i bunker anti-nucleari. Mio Dio. Da provare. Tutti dovrebbero vedere quello che siamo riusciti a fare. Per non farlo mai più.
E' un meltin-pot di popoli, Berlino. Come qualsiasi altra città del mondo, ormai...ma credo che per Berlino abbia un significato ancora più particolare.
Basta con le parole, lascio spazio alle immagini. Sono tante, lo so. Ma sappiate che ne ho scattate più del doppio!
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Berlin Fahrt, 14-16/11/2008 |
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